|  La nascita della nuova tattica dŽ assalto

LŽesitazione con la quale le fanterie di linea balzavano nelle trincee austriache dopo il prolungato fuoco dellŽartiglieria consentiva al nemico di riprendersi sul piano psicologico e fisico e di prepararsi a respingere lŽassalto con le mitragliatrici e le bombe a mano.
Per rimediare a questa fase di latenza nel momento della sortita, molti ufficiali inferiori persarono di costituire di piccoli nuclei leggeri formati da persone con particolari doti psicofisiche e di aggressività, integrate da uno specifico addestramento e ad un equipaggiamento leggero, incaricate di avanzare dŽimpeto e penetrare nelle trincee nemiche.
Nel 1916, lŽallora capitano Giuseppe Bassi dato che la mitragliatrice pesante non forniva alcun appoggio di fuoco nel periodo fra lŽirruzione e il raggiungimento della trincea nemica, pensò di eliminare questa fase di scompenso facendo avanzare le squadre speciali di lanciatori di bombe a mano e quelle munite di pistole mitragliatrici sotto lŽarco della traiettoria delle mitragliatrici e dellŽartiglieria, mettendole in condizione di neutralizzare i nuclei controffensivi nemici sfruttando la superiorità di fuoco mantenuta fino a distanza ravvicinata.
La pistola mitragliatrice Villar Perosa, calibro 9 Glisenti, la pernacchia dato il rumore che faceva sparando con due canne i 30 colpi del suo caricatore, era concepita tuttavia come mitragliatrice leggera con scopi difensivi e non come arma dŽassalto, fu merito di Bassi e degli altri ufficiali degli arditi se venne trasformata, con un apposita imbracatura da appendersi al collo, in una mitragliatrice dŽassalto a distanza ravvicinata.
Da questa considerazione Bassi compilò una memoria sulla Costituzione e impiego delle sezioni pistole mitragliatrici che il 10 novembre 1916 mandò al generale Giardino, comandante della 48a divisione dalla quale dipendeva.
Da Giardino lŽiniziativa passò al generale Grazioli, cosicché il 12 giugno 1917 a Subida, vicino a Cormons, furono messi a disposizione di Bassi un plotone del 143° comandato dal Sottotenente Tambato, uno del 150° del Sottotenente Trincheri, uno del 205° del Sottotenente Catalano, uno del 64° del Sottotenente Cucci ciascuno con una sezione di due pistole mitragliatrici; una sezione di mitragliatrici Fiat 1914 del Sottotenente Carreri e una sezione della 68a bateria capeggiata del Sottotenente Montori.
Nel frattempo Bassi scelse la localita di Sdricca come caserma scuola dei nuovi Reparti dŽassalto, il 15 luglio 1917.
p.g. e n.p.
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